La collana di Matt Witten, Ed. Fazi

La collana di Matt Witten

Come si supera il dolore per  la perdita di una figlia di sette anni? E se ci si sente in colpa perché un banale contrattempo e un po’ di superficialità sembrano aver favorito l’assassino, ci si può davvero riuscire?

Dopo la morte della piccola Amy, Susan non ha più vissuto. È sopravvissuta, è vero, ma la sua non è stata più vita; è stata solo una lunga attesa, con l’unico scopo di assistere all’esecuzione capitale del colpevole, che da vent’anni professa la propria innocenza. Lei non gli ha mai creduto, ma di colpo un elemento inatteso ne rimette in dubbio le certezze.

La collana non è un thriller adrenalinico, dove tutto punta a catturare il colpevole, visto che è già in prigione. È piuttosto un romanzo psicologico, nel quale presente e passato si intersecano di continuo mostrandoci non solo cosa è avvenuto, ma come si vive dopo un trauma di questa portata.

Ci si riesce a perdonare eventuali presunte colpe autoinflitte? Sarebbe bastato rispondere al telefono per evitare che tutto accadesse? E soprattutto, cosa è davvero successo?

Un romanzo che ti entra sotto pelle piano piano, che trasmette il dolore di una madre e i tentativi di recuperare un’esistenza serena ma anche il brivido delle indagini, la ricostruzione degli eventi, la suspense. L’unico dettaglio che ho trovato un po’ forzato e non del tutto convincente è il colpo di scena finale, forse perché arriva proprio all’ultimo istante, nel vero senso della parola. Nonostante questo, però, resta un romanzo molto bello. Lo trovate su Amazon.

I know what I saw di Imran Mahmood, Ed. Fanucci Time Crime

I know what I saw di Imran Mahmood

Xander è ormai un senzatetto che trascina la propria esistenza per le strade di Londra, in una solitudine quasi totale. Ormai, perché non è sempre stato così, tutt’altro.

In una notte particolarmente fredda, cercando riparo in un appartamento vuoto,  assiste al rientro di una coppia, alla loro lite e al feroce omicidio che ne segue.

Chi è la donna assassinata? Perché nessuno la cerca? E perché la polizia non prende sul serio la sua denuncia, dicendo che ciò che racconta non può essere accaduto?

Avvincente e adrenalinico come da tanto non mi capitava, questo thriller mi ha catturata al punto da divorarne le 320 pagine in due giorni.

Xander, alle ricerca del colpevole del delitto cui ha assistito, viene travolto da paure e timori, spinto a dubitare della propria sanità mentale, incerto su cosa sia vero e cosa sia, invece, frutto della propria mente turbata. Mentre il passato riemerge con flash improvvisi e le persone di cui fidarsi sono sempre meno numerose, la polizia sembra aver finalmente rintracciato l’assassino…

Non posso svelare di più, ma posso invece consigliarvi di leggerlo, perché è un romanzo che cattura, che trasmette l’inquietudine del protagonista, che porta a cercare mille colpevoli per poi cambiare idea, in un continuo alternarsi di dubbi e certezze, presente e passato, vero e falso, fino all’inatteso epilogo. Lo trovate su Amazon.

Riflessi di un omicidio di Gaetano Fabozzo, Ed. Curcio

Riflessi di un omicidio di Gaetano Fabozzo

Fabozzo torna in libreria ma stavolta, invece che parlarci di parlarci di mafia e politica, ci regala un thriller intricato e ricco di sfumature.

Nella splendida cornice di Bolzano, l’omicidio di un imprenditore scuote la tranquilla vita della città. Samuele Bignardi – ricco e affascinante uomo di potere – viene ucciso in modo brutale e tutte le indagini sembrano puntare in un’unica direzione, verso Patrizia Bodea, la ballerina di lap dance che gli teneva compagnia la sera della morte.

L’avvocato della donna non sembra credere molto nell’innocenza della sua assistita, al contrario di Emma – collaboratrice nello studio legale – che prende a cuore la difesa della ballerina e inizia a indagare per conto proprio.

Intreccio molto complesso e ricco di suspense, l’autore ci porta dietro le quinte del bel mondo, dove potere e denaro sono l’unica cosa che conta e dove sesso, droga e perversioni di ogni tipo hanno il solo scopo di mostrare agli altri di potersi permettere tutto (e tutti), ciò che è lecito e anche, o soprattutto, ciò che non lo è.

In questo ambiente, nessuno è ciò che dice di essere; dietro la maschera dell’apparenza e della correttezza si celano abissi di oscurità, rancori e desideri di vendetta mai sopiti, che spingono a compiere le azioni più efferate.

Tanti i colpi di scena, tanti i protagonisti, tante le voci e i registri linguistici adottati da Fabozzo, che variano in base al momento e al personaggio; ne deriva una narrazione vivida e coinvolgente, in cui anche il finale si rivela una sorpresa. Di certo, il libro che più ho apprezzato tra i suoi (almeno per ora!). Lo trovate su Amazon.

Gli altri libri dell’autore:

Gioco di sangue di Giannicola Nicoletti

Gioco di sangue di Giannicola Nicoletti

Terzo romanzo che leggo dell’autore, Gioco di sangue è, secondo me, il migliore da ogni punto di vista.

Siamo in Germania, è il 1944 e il nazismo impera. Oltre agli orrori legati alla guerra e alle assurde ideologie del periodo, un serial killer semina la morte, uccidendo in modo cruento e componendo le sue vittime in maniera scenografica, come delle macabre rappresentazioni capaci di turbare anche gli animi più duri. Il detektiv Braum cercherà, impegnandosi quasi in una battaglia personale, di fermare l’assassino.

Ho apprezzato questo romanzo per vari motivi. Prima di tutto, la storia è molto più complessa e ben costruita.
L’autore stavolta non sì è concentrato solo sull’indagine e sugli aspetti a essa legati. Ha invece dedicato molta cura all’ambientazione e al periodo storico in cui si è svolge la vicenda, sottolineando le atrocità commesse durante il nazismo e la vita difficile non solo per gli ebrei, ma anche per i tedeschi che non sostenevano Hitler.

Lo stile è molto più curato e arricchito da dettagli storici legati ad arte e cultura, che rendono tutto più interessante. L’aspetto horror c’è sempre, ma ben integrato nel testo e funzionale.
Il finale, che apre alla speranza, mi è piaciuto molto; lo sentivo quasi necessario dopo una storia così tragica. Il romanzo è disponibile su Amazon.

Gli altri libri dell’autore:

Un giorno di calma apparente di Arwin J. Seaman, Ed. Piemme

Un giorno di calma apparente di Arwin J. Seaman

Dopo aver conosciuto Liten con il primo romanzo della serie, 𝘖𝘮𝘪𝘤𝘪𝘥𝘪𝘰 𝘧𝘶𝘰𝘳𝘪 𝘴𝘵𝘢𝘨𝘪𝘰𝘯𝘦, tornare sull’isola e ritrovarne gli abitanti, nonché protagonisti, è stato un vero piacere.

Lo stile del misterioso autore – le mie supposizioni su chi si nasconda dietro lo pseudonimo di Arwin J. Seaman cambiano ogni giorno! – mi piace molto, perché è incalzante, con un ritmo che va in crescendo e cattura fin dalle prime righe.

Anche in questo secondo romanzo Liten è al centro di un omicidio in apparenza senza spiegazioni razionali; eppure, pagina dopo pagina, la piccola comunità si mostrerà depositaria di un numero considerevole di segreti. Legami nascosti, desiderio di rivalsa e di vendetta, bisogno di proteggere i propri cari… Che cosa si cela dietro la calma apparente che sembra caratterizzare luoghi e persone?

Più coinvolgente del precedente, ricco di colpi di scena e con un finale inatteso, Liten mi ha catturata anche stavolta e non vedo l’ora di scoprire quale sarà l’evento che mi riporterà qui! Spero solo che Seaman, chiunque sia, non mi faccia aspettare troppo tempo! I romanzi sono disponibili su Amazon.

La cattedrale del male di Giannicola Nicoletti

La cattedrale del male di Giannicola Nicoletti

Oggi torno a parlarvi di questo autore del quale vi ho già presentato un po’ di tempo fa un altro libro, Incubo reale.

È l’estate del 1998, teatro della vicenda è la Chiesa di St. Paul a Elawer. Quello che dovrebbe essere un tranquillo paesino la cui vita ruota intorno alla chiesa, a Padre Luis e ai bisogni della piccola comunità, nasconde invece terribili segreti.

Persone scomparse e mai più ritrovate, menti sottomesse e strani rituali si nascondono dietro un’apparente calma, ma qualcuno sta per scoperchiare il velo che nasconde tutto.

La cattedrale del male si differenzia da Incubo reale per il genere, perché stavolta non siamo di fronte a un horror ma a un thriller, seppur con dettagli raccapriccianti.
Lo stile è quello che caratterizza l’autore: fluido, diretto e d’impatto, perfetto per la storia truculenta che racconta.
L’intreccio cattura e, nonostante la presenza di qualche refuso, tiene avvinto il lettore fino alla fine. Ho apprezzato l’idea di inserire qualche foto e immagine a tema, che hanno reso più vivido il susseguirsi degli eventi.

Dove può portare la smania di potere e denaro? Quante cose si possono accettare per il proprio tornaconto? Un romanzo che, attraverso una storia dura e scene crudeli, ci fa riflettere su quello che è disposto a tollerare un essere umano per i propri interessi. Lo trovate su Amazon.

Gli altri libri dell’autore:

Mina Bors. Omicidio alle Seychelles di Elisa Franchi

Dopo aver conosciuto l’autrice con il romanzo 𝘎𝘢𝘪𝘢 𝘗𝘢𝘳𝘴𝘪𝘧𝘢𝘭. 𝘓’𝘪𝘮𝘱𝘳𝘰𝘷𝘷𝘪𝘴𝘰 𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘯𝘰, mi sono avvicinata a questo nuovo libro con grande curiosità.
Personalmente, l’ho apprezzato di più, mi ha coinvolta e la voglia di scoprire l’accaduto mi ha portata a leggerlo con voracità.

L’ambientazione paradisiaca fa da contraltare ai tragici eventi che hanno luogo nel lussuoso resort dove Mina e il suo fidanzato, Martin, sì trovano per trascorrere una romantica vacanza. L’isola di Mahé, con le sue spiagge di sabbia bianca, la natura lussureggiante e ricca di vita, di profumi e colore, verrà infatti funestata da alcuni brutali omicidi.

Cadaveri che appaiono e scompaiono, trafficanti di droga e non solo, agenti sotto copertura e il mistero legato a un antico tesoro dei pirati trasformeranno la vacanza da romantica ad avventurosa, con colpi di scena e tanta azione.

La presenza di refusi e di alcune ingenuità e incongruenze rallenta un po’ il ritmo della storia, che rimane però coinvolgente nel suo alternare scene di ordinaria routine a indagini e misteri.
Ho apprezzato le riflessioni della protagonista su argomenti attuali e l’aspetto giallo del romanzo, mentre il capitolo conclusivo (legato ad altre vicende che non posso svelarvi!) mi ha lasciato alcune perplessità.

Una lettura che, nonostante qualche difetto, ho trovato piacevole e adatta a staccare la spina. Il libro è disponibile su Amazon.

È così che si muore di Giuliano Pasini, Ed. Piemme

Dopo una lunga attesa, Pasini torna finalmente in libreria e ci riporta a Case Rosse, piccolo borgo dell’Appennino, insieme al commissario Roberto Serra.

Serra torna in questa sede sperduta nella speranza di ritrovare quella serenità smarrita da tempo; con lui, però, è tornata anche la danza, quella strana manifestazione che lo trasforma, lo trasporta altrove, gli fa vedere tutto con altri occhi… la danza non può essere controllata, arriva senza preavviso richiamata dalle forti emozioni, che a Case Rosse, purtroppo, non mancheranno.

Un brutale omicidio arriverà infatti a scuotere la tranquilla routine in cui Serra sperava di essersi rinchiuso. Eros Bagnaroli, il Burdigòn cioè lo scarafaggio, viene sgozzato e questa morte violenta sembra smuovere segreti e ripicche in un borgo che forse, alla fin fine, tanto tranquillo non è.

Questa volta, Serra avrà accanto due donne molto diverse tra loro, pronte a sostenerlo ciascuna a suo modo.
La prima è l’agente scelto Rubina Tonelli, finita lì per punizione; una mina vagante pronta a esplodere, una collega tutta da scoprire.
La seconda è Nives, anziana e battagliera abitante del borgo, indomita nel corpo e nello spirito. Un personaggio adorabile.

Al commissario non resta che scoprire cosa è accaduto e a Pasini – con quella cura dei dettagli, le descrizioni minuziose e il farci viaggiare insieme ai suoi protagonisti – non resta che chiedere di non far passare di nuovo troppo tempo, prima del prossimo romanzo.

Disponibile su Amazon.

Una voce dal nulla di Marco Fulceri, Ed. Giovane Holden

Leadville, Colorado; è qui che è ambientato il romanzo di Fulceri, un thriller che ho trovato davvero ansiogeno e pieno di suspense. Era da parecchio che non ne trovavo uno così intrigante!

Il clown in copertina può far venire in mente il famoso It di S. King, ma non c’è alcuna attinenza. In questo caso, il male è reale e del tutto umano, anche se altrettanto misterioso.

Non voglio entrare nei dettagli della storia per non correre il rischio di svelare più del necessario (in fondo, per saperne di più basta visitare una qualsiasi libreria o un sito on line), ma voglio dirvi perché mi è piaciuto così tanto.

L’autore è riuscito, da subito, a creare un alone di mistero intorno al protagonista, l’agente Nicholas Vignetta. L’uomo aveva giurato di non tornare più a Leadville, ma quando una donna disperata gli chiede aiuto, non riesce a mantenere la promessa fatta a se stesso. Tornare lì è l’inizio di un nuovo incubo, una storia che cattura il lettore e lo trascina con sé nelle cupe foreste e nelle menti oscure, confuse, chiuse, terrorizzate, degli abitanti della cittadina.

Il Pagliaccio è tornato, ma non sembra essere l’unico assassino in circolazione. Ci sono una ragazzina disturbata in fuga, un mostro sfuggito dai sogni, un adolescente confuso e, soprattutto, il Male che – come un’entità fisica a sé stante – sembra agire in modo autonomo.

Un libro che dovete assolutamente leggere, se amate il genere; solo, non fatelo prima di andare a dormire! Vi assicuro che l’inquietudine e strani incubi non vi farebbero fare sonni tranquilli (e ve lo dice una che ne legge parecchi!).
Lo trovate su Amazon.

They’ll never catch us. Non ci prenderanno di Jessica Goodman, Ed. Fanucci Time Crime

Pur se etichettato come young adult, ho trovato questo thriller coinvolgente e ricco di tensione, con molta attenzione all’aspetto psicologico.

Siamo a Edgewater, nota in passato come Deadwater a causa di alcuni brutali omicidi, mai risolti. Le vittime erano giovani studentesse nonché atlete di corsa campestre. La cittadina, dopo essersi lasciata a fatica alle spalle quel brutto periodo e l’orribile nomignolo, ha ripreso la propria monotona vita.

È in questa cornice che incontriamo le due sorelle Steckler – Stella ed Ellie – e i loro amici ed è sempre qui che arriva una nuova studentessa, Mila. La corsa rappresenta per tutti loro il trampolino di lancio per il futuro, la possibilità di vincere una borsa di studio e lasciare finalmente Edgewater.

Sotto l’apparente routine, però, non tutto è così tranquillo. Ci sono i periodi bui vissuti dalla famiglia Steckler, ci sono segreti che non possono essere svelati, relazioni di copertura e tanta, tanta competitività. Ci sono anche i pregiudizi tipici dei piccoli centri, il sapere – o credere di sapere – tutto l’uno dall’altro e i mille fili che trattengono o allontanano gli abitanti… Quando la nuova arrivata, Mila, scompare nel nulla, l’incubo torna ad aleggiare sulla piccola comunità.

Ho apprezzato davvero questo romanzo perché, al di là della classificazione come YA, è ben costruito e pieno di suspense. La giovane età dei protagonisti non è affatto un limite, ma pone anzi l’accento sulle difficoltà che spesso si trovano a fronteggiare i ragazzi, sul loro bisogno di attenzioni e sul senso di solitudine che non di rado li accompagna.

Ho apprezzato anche l’attenzione dell’autrice verso la pressione cui sono, di frequente, sottoposte le atlete perché, pur se lei ne parla in ambito scolastico – quindi una situazione molto diversa da ciò che accade in Italia – anche da noi si è parlato, di recente, di questo argomento.

Non svelo altro perché, essendo un thriller, vi rovinerei la lettura. Posso solo consigliarvi di leggerlo.

Il libro è disponibile su Amazon.

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