A casa di Judith Hermann, Ed. Fazi

A casa di Judith Hermann

Cos’è casa? O meglio, cosa dovrebbe essere? Il posto dove ci si rifugia, dove si può essere se stessi senza nascondersi, dove c’è pace… La protagonista di questo romanzo, però, adulta, moglie e madre, la sua casa la sta ancora cercando e quando la figlia va via, lei fa lo stesso.

Lascia il marito e si trasferisce altrove, vicino al polder, in una casa isolata, malridotta e piena di spifferi, in un paesino che offre davvero poco. Qui la donna, di cui non conosciamo nemmeno il nome, cerca di ritrovarsi, tra vecchi ricordi ormai sepolti ed esperienze inattese.

È una storia in qualche modo intima, nella quale ogni donna può ritrovare un po’ di sé: i sogni giovanili, le speranze di una vita serena, la routine quotidiana, le delusioni, la voglia di ricominciare.

Solitudine è ciò che più mi hanno trasmesso le parole della Hermann, insieme a una certa rassegnazione, un lasciarsi vivere… Per poi mutare, con il cambio vita da un giorno all’altro, pur senza rinnegare il passato e senza tagliare i ponti.

Un romanzo particolare, malinconico, profondo e per nulla facile, che mi ha lasciata però con la voglia di raggiungere il polder e sedermi accanto alla protagonista. Lo trovate su Amazon.

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