Quello che ci resta di Anna Benvenuti, Ed. Ares

Quello che ci resta di Anna Benvenuti

Con Quello che ci resta ho avuto modo di approcciarmi per la prima volta a questa autrice, che ha uno stile fresco e leggero, ma per nulla superficiale.

Il romanzo, infatti, pur raccontando la storia dell’amicizia in crisi tra Arianna e Carolina a causa di un ragazzo – cosa che potrebbe far pensare quasi a un 𝘺𝘰𝘶𝘯𝘨 𝘢𝘥𝘶𝘭𝘵 dalla trama prevedibile – è molto di più.

La storia parla di amore e amicizia, è vero, ma anche di tradimento e perdita, di paure e sofferenze, come pure di speranza in un futuro tutto da costruire, di incertezze e di obiettivi da perseguire.

Vita è ciò che trasuda dalle parole dell’autrice, dai suoi personaggi nei quali è facile riconoscersi e ritrovare un pezzetto di sé, perché certi dolori e certe gioie fanno parte, prima o poi, della vita di tutti. L’importante è lottare, non arrendersi alle prime difficoltà e impegnarsi per raggiungere quel traguardo tanto desiderato, che si tratti di recuperare un’amicizia, conquistare la persona del cuore, ottenere il lavoro dei propri sogni o altro ancora.

Una lettura davvero molto piacevole e coinvolgente. Il romanzo è disponibile su Amazon.

Come il vento e la pioggia di Stefania D’Angeli, Ed. Bookabook

𝘊𝘩𝘦 𝘤𝘰𝘴’è 𝘭’𝘢𝘮𝘰𝘳𝘦? 𝘊𝘰𝘮’è 𝘪𝘯𝘯𝘢𝘮𝘰𝘳𝘢𝘳𝘴𝘪 𝘥𝘢𝘷𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘶𝘯𝘰? 𝘊𝘰𝘮’è 𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘴𝘤𝘩𝘪𝘧𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘦 𝘳𝘪𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩é 𝘵𝘶 𝘤𝘪 𝘴𝘵𝘢𝘪 𝘷𝘰𝘭𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘴𝘰𝘱𝘳𝘢?

La risposta la troverete in questo coinvolgente libro, ma se state pensando a una storia d’amore, vi fermo subito. Stefania D’Angeli ci regala qualcosa di molto più complesso: è soprattutto una storia di amicizia, di sostegno e supporto, di crescita, di perdita e anche d’amore, perché chi non ha vissuto i vent’anni mettendo sempre il cuore al primo posto?

Un gruppo di amici, un punto di ritrovo dove c’è sempre qualcuno disposto ad ascoltare senza bisogno di darsi appuntamento, una vita che si rivela spesso più difficile del previsto, scelte magari poco razionali le cui conseguenze peseranno sul futuro dei giovani del Vicolo dei Salici.
Tanti gli elementi che rendono questo romanzo vicino a ciascuno di noi, al di là dell’età, dell’ambientazione, degli anni in cui ha luogo, perché certe cose le abbiamo vissute tutti.

Non vi presento i protagonisti, né vi racconto cosa succederà; potete leggere questi dettagli su qualsiasi sito on line. Ciò che voglio sottolineare è quel salto indietro nel tempo che l’autrice mi ha fatto fare; il tornare con la mente alla traversa (noi avevamo quella e non un vicolo) dove mi avviavo con la certezza che, pur senza avvisare (niente smartphone all’epoca!), avrei trovato gli amici che, in quella fase della vita, contavano più di tutto.
Impossibile non riconoscersi in certe scelte, in certe situazioni, in determinati personaggi anche se, per fortuna, la mia compagnia ha avuto un’esistenza un po’ più serena!

Un libro che vi riporterà indietro nel tempo, vi commuoverà e vi resterà nel cuore. Lo trovate su Amazon.

Multi-intervista a Maria Luisa Duma

La multi-intervista è un’idea nata su Instagram e si differenzia dall’intervista classica perché le domande arrivano da più persone (altri autori, lettori, semplici curiosi, ecc.). Maggiori dettagli sull’idea nel post dedicato.

Nel tuo romanzo il passato ha un ruolo fondamentale. Il passato è “una porzione di tempo che non è più“. La parola passato quale sensazione ti fa venire in mente?

Quando penso al passato provo nostalgia per tutto quello che non tornerà più. Sento però anche la speranza di poter rivivere le emozioni più belle che luoghi e persone mi hanno regalato. Il passato ci segna sempre, in un modo o nell’altro. Quello che siamo e che riceviamo è il risultato di ciò che è accaduto sia nel nostro passato che in quello degli altri.

Quando hai capito che scrivere avrebbe avuto un posto importante nella tua vita e a quali autori ti sei ispirata? Ce n’è uno/a che senti particolarmente affine al tuo modo di scrivere?

Sogno di essere una scrittrice da quando ero bambina. Nello scrivere questo libro, ho superato alti e bassi. Momenti in cui mi sentivo sicura di ciò che stavo facendo, altri di scoraggiamento. Non ho mai fatto leggere a nessuno quel che stavo scrivendo perché nessuno intorno a me si dimostrava interessato. Quando ho inviato il manoscritto alla PubMe, Rosa Caruso, la direttrice della collana “Belle Èpoque” che mi ha pubblicato, ha detto che lo trovava “Ben scritto”, “Originale” ed “Elegante”.
Ne sono stata felicissima e sarò per sempre grata sia a lei sia a Maria Grazia Porceddu, anche lei direttrice della stessa collana, perché con il loro sostegno mi hanno fatto comprendere che non devo abbandonare questa strada. Non mi ispira un autore in particolare. Mi piace leggere vari autori e traggo spunto dai vari stili. Ogni autore è speciale a modo suo.

Da dove prendi ispirazione per le storie che scrivi?

Tutto ciò che mi circonda è fonte di ispirazione. Mi piace raccontare le debolezze e le paure umane, per dare comunque, alla fine di ogni storia, un messaggio di positività. Osservo soprattutto la personalità di chi incontro per la caratterizzazione dei personaggi. A volte mi capita di ricevere l’ispirazione nei miei sogni o da voci presenti nei momenti di dormiveglia.

Cosa ti porta a scrivere?

Scrivere è il mio modo per esprimere tutto ciò che mi appassiona, mi emoziona. Sapere che qualcuno legge e apprezza le mie parole è un’ esperienza stupenda. È il rifugio che mi fa sentire viva e parte del mondo. Quando mi viene in mente una storia che merita di essere raccontata, mi metto subito a prendere appunti. Mi piace l’idea di condividere la mia immaginazione.

Mi dà l’idea di un diario, ne hai mai avuto uno?

Avevo un diario quando ero piccola, poi ne ho interrotto la scrittura. Quando ho ricominciato a scriverne uno nuovo qualche anno fa, mi è successa una cosa dalla quale ho preso spunto per il mio libro. Ma non dico cosa per non svelare ciò che accade alle protagoniste.

È un romanzo per ragazzi?

È un romanzo rivolto a tutti. Sia i più giovani sia i più adulti, possono ritrovarsi in svariati momenti della narrazione, alcuni spensierati altri più intensi.

Adoro le storie con diari che rivelano vicende passate. Mi dici un po’ di più della trama?

La storia è raccontata dalle protagoniste, Fabiola e Melissa, attraverso le pagine di un diario, ritrovato in una villa abbandonata. La loro sfida consiste nello scrivere sullo stesso diario senza leggere ciò che l’altra scrive. Presto, verrà fuori una verità a lungo nascosta, che metterà in crisi la loro amicizia. Inoltre, il diario nasconde un passato pronto a riemergere con antiche ombre e strane presenze. Fabiola e Melissa riusciranno a recuperare la loro amicizia e a vincere la vera sfida in cui saranno coinvolte?

C’è qualcosa di autobiografico?

Le protagoniste hanno lati caratteriali contrapposti, una più insicura l’altra più determinata e rappresentano come sono e come vorrei essere. L’ idea che entrambe scrivano sullo stesso diario mi è venuta per un episodio legato al passato, quando due mie amiche tenevano insieme un diario… Ricordo di essere stata gelosa di questa cosa che riguardava soltanto loro due.

Una piccola anteprima di quello che stai scrivendo ora?

La nuova storia che sto scrivendo racconta di una giovane donna che si ritrova a vivere un periodo molto buio della sua vita. La verità su ciò che è accaduto e che l’ha portata ad una forte depressione, verrà fuori man mano. La sua famiglia e suo marito, si impegneranno ad aiutarla ad uscirne fuori. Ci sarà però una rivelazione finale che stravolgerà tutto.

Il romanzo di Maria Luisa si intitola Pagine dal passato ed è disponibile su Amazon.

Tranne il colore degli occhi di Roberta Marcaccio, Ed. CaRoL Books

Ho avuto il piacere di conoscere Roberta Marcaccio con Il cactus non ha colpa, che avevo apprezzato tanto. Mi sono quindi accostata a questo nuovo libro con la curiosità di vedere se, anche stavolta, i suoi personaggi mi avrebbero conquistata. La risposta è si! Devo dire anzi che, personalmente, questo l’ho trovato ancora più bello.

L’autrice continua a dimostrare un’attenzione particolare verso le donne, una profonda conoscenza dei loro sentimenti e, soprattutto, una grande empatia nel percepirne e descriverne le emozioni.

La Marcaccio ci parla di Michela e Annamaria. La storia si snoda con un intreccio intenso tra presente e passato, che racchiude le vicende salienti di due intere vite – dalla fanciullezza all’età adulta – in un libro agile e avvincente, che unisce atmosfere da saga familiare alla fluidità di un romanzo di poco più di duecento pagine.

Cosa legava tanto le due donne? E perché si sono allontanate? C’è modo di ritrovarsi?

È la storia di un’amicizia senza tempo, una di quelle amicizie in cui gli anni e le distanze non contano. Delicato, toccante, coinvolgente fin dalle prime righe, quelle che ci mostrano un padre che, a mezzanotte e sotto la neve, esce con la sua piccola bimba alla ricerca di risposte.

Riuscirà a trovarle e a recuperare la serenità? Provate a scoprirlo.

Il libro è disponibile su Amazon.

Me come Te di Sergio G. Toscano, Ed. Piccoli Grandi

Ci sono certe storie che hanno il potere di far sorridere e allargare il cuore e, quasi sempre, sono le storie per bambini, che con semplicità e calore, ci ricordano quali sono le cose davvero importanti nella vita.

Sono quelle storie che – cercando di insegnare qualcosa ai più piccoli – riescono a ricordare anche agli adulti, che magari per i troppi impegni e la vita frenetica lo hanno dimenticato, quali sono le cose che contano.

Favola illustrata a colori sull’amicizia e la gratitudine” è il sottotitolo di questa avventura che ha per protagonista una bambina allegra e felice, che rischia di perdere tutto per colpa dei pregiudizi che spesso ci accompagnano nella vita, portandoci ad allontanare coloro che reputiamo diversi.

La diversità, quindi, ma anche l’invidia (spesso immotivata) che a volte proviamo, sono il filo conduttore di questo racconto, che insegnerà ai bambini l’accettazione verso altri, la gratitudine per ciò che si ha e il valore dell’amicizia.

Interamente illustrata, con disegni molto belli, colorati e un carattere di stampa tutto in maiuscolo, il libro ha un ulteriore scopo: quello di aiutare i bimbi a seguire la storia, facendosi guidare dall’audiolibro che accompagna il cartaceo.

Una favola tenera e ricca di significato, un regalo bellissimo per tutti i bambini.

Disponibile su Amazon.

Uomini e topi di John Steinbeck, Ed. Bompiani

Pubblicato su Booktomi il 16/06/2021.

Scritto da Steinbeck nel 1937, Uomini e topi è uno di quei romanzi che – a prescindere dal trascorrere del tempo – risultano sempre attuali e lasciano un segno profondo nel lettore.

È la storia di un’amicizia, quella tra George e Lennie, che si spostano da un ranch all’altro lavorando dove capita, con l’intenzione di mettere da parte abbastanza denaro da avere un posticino tutto loro. Ma perché si spostano continuamente? Perché Lennie ha qualche problema, è un bambinone e George, nonostante tutte le difficoltà che l’amico gli causa, non può e non vuole abbandonarlo. I due sono legati a doppio filo, anche se per motivi diversi e George, a prescindere dai guai causati da Lennie, non riuscirà mai a staccarsi dall’amico. La loro vita scorrerà quindi così, tra un lavoro, un incidente e la ricerca di un nuovo posto dove stare, fino a che qualcosa interromperà questa strana routine.

Con questo romanzo, l’autore tocca – oltre all’amicizia – altri temi importanti, parlando di discriminazione, razzismo e solitudine; quest’ultima, in particolare, permea un po’ tutta la narrazione. Se è vero che, infatti, che i due protagonisti sono amici e trascorrono insieme la maggior parte dell’esistenza, è altrettanto vero che Lennie non è una persona su cui poter contare. Tra i due non c’è un rapporto di amicizia paritario, ma si tratta piuttosto di una sorta di dipendenza, perché Lennie è, fin troppo spesso, un uomo di cui è necessario occuparsi e non un amico su cui fare affidamento. Un senso di rassegnazione e tristezza permea, quindi, l’intera esistenza di George.

Bellissime, anche se malinconiche, sono le descrizioni della vita quotidiana: l’anziano lavorante nero che trascorre la vita ai margini, diffidente nei confronti di chiunque; l’insoddisfazione della giovane moglie, che cerca svaghi in ogni persona che sia disposta a darle un po’ di attenzione e calore umano; il cameratismo che, volente o nolente, si sviluppa tra i lavoranti. La vita sembra scorrere in modo abbastanza sereno, quindi, fino a quando un nuovo incidente stravolgerà la vita dei due amici e di coloro che stanno loro intorno.

A quel punto, non ci si potrà più tirare indietro, bisognerà prendere posizione.

Cosa si è disposti a fare per proteggere qualcuno? Fino a cosa ci si può spingere per amicizia?

L’epilogo di questo libro è davvero un pugno allo stomaco; Steinbeck chiude con un finale intenso e drammatico, che colpisce il lettore e che lascia spiazzati e con l’amaro in bocca; nonostante questo, però, non si può che amare questo romanzo e consigliarne la lettura a tutti.

Disponibile su Amazon.

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