Poesia, è a questo genere molto intimo e personale che Giovanni Rossi affida il suo esordio, con una silloge poetica intensa e per nulla banale.
La raccolta, accompagnata da alcuni scatti di Sergio Attanasio, si presenta subito particolare e di non sempre facile comprensione. Ci sono le foto, che non è detto abbiano una diretta attinenza col testo, ma possono esserne invece un riflesso o fare da contrasto; ci sono i titoli posizionati in fondo alla poesia, quasi a non voler dare margini o confini alla fantasia del lettore, come per lasciarlo libero di interpretare il testo in modo personale; ci sono punteggiatura e ritmo dei versi utilizzati secondo il sentire dell’autore… Ma di cosa parla Giovanni?
Di amore, ma nella sua accezione più ampia e non solo nella coppia; di vita e ricordi; di sofferenza, di morte, di esistenze difficili… Tanti sono i temi, tanto è il pathos, tante le immagini che suscitano le sue parole, che a volte sembrano esprimere serenità e dolcezza – Mattina/le finestre socchiuse/lasciano respirare il vento di novembre/dentro e fuori dalla stanza… – e altre volte la durezza della vita – …a ogni angolo un ragazzo vende/la morte, il viaggio/ha già tutte le rotte segnate.
Una silloge che colpisce per l’intensità trasmessa.
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