Dell’amore e della carne di Monia Moroni, Ed. ChiPiùNeArt

Parlare di poesia mi mette sempre in crisi, ancora di più quando mi trovo di fronte a versi ermetici come sono, almeno per me e almeno in parte, quelli di Monia Moroni.

Le sue parole sono forti, intense, scivolano sulla pelle e trasmettono emozioni e forse proprio per questo è difficile parlarne. Sono emozioni da percepire, da provare, non delle quali discutere… perché, come tutti i sentimenti, ognuno li percepirà in base al proprio sentire e alla propria sensibilità.

Il titolo è piuttosto chiaro nel far capire il tema principale dei versi dell’autrice, amore e ed erotismo, perché l’amore anche di questo è fatto.

La silloge presenta tre sezioni – 𝘿𝙚𝙡𝙡’𝙖𝙢𝙤𝙧𝙚, 𝘿𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙘𝙖𝙧𝙣𝙚 e infine i brevi 𝙎𝙤𝙡𝙛𝙚𝙜𝙜𝙞 𝙧𝙪𝙗𝙧𝙞 – sezioni i cui contenuti appaiono subito molto diversi, per le emozioni espresse e le atmosfere che li percorrono, nonostante i toni siano sempre forti, densi, profondi, a tratti violenti.

𝘿𝙚𝙡𝙡’𝙖𝙢𝙤𝙧𝙚
—–
𝙈𝙚𝙣𝙩𝙧𝙚 𝙧𝙤𝙩𝙤𝙡𝙖 𝙦𝙪𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙢𝙪𝙨𝙞𝙘𝙖 𝙨𝙪𝙡 𝙢𝙖𝙧𝙚
𝘔𝘪 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘵ò 𝘴𝘦𝘯𝘵𝘪𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘮𝘶𝘴𝘪𝘤𝘢,
𝘯𝘦𝘷𝘪𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘯𝘶𝘣𝘦, 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘶𝘤𝘪𝘯𝘢.
𝘋𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘦𝘳𝘢, 𝘪𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘪𝘳𝘰
𝘭𝘰 𝘢𝘱𝘱𝘦𝘴𝘪 𝘴𝘰𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘵𝘶𝘰 𝘤𝘢𝘱𝘱𝘰𝘵𝘵𝘰.

𝘿𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙘𝙖𝙧𝙣𝙚
—–
𝙇𝙪𝙣𝙖 𝙧𝙤𝙨𝙨𝙖
𝘕𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘮𝘰𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘴𝘤𝘩𝘪𝘦𝘯𝘢 𝘤𝘶𝘳𝘷ò.
𝘐𝘯 𝘢𝘮𝘰𝘳𝘦 𝘧𝘳𝘢 𝘥𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘳𝘰𝘤𝘪𝘢𝘵𝘪
𝘴𝘶𝘭 𝘭𝘦𝘵𝘵𝘰, 𝘴𝘱𝘪𝘯𝘵𝘢 𝘢𝘭 𝘤𝘪𝘦𝘭𝘰 𝘴𝘤𝘩𝘪𝘶𝘥𝘦𝘴𝘵𝘪
𝘱𝘪ù 𝘧𝘰𝘯𝘥𝘰, 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘤𝘢𝘷𝘪𝘨𝘭𝘪𝘦 𝘴𝘢𝘭𝘪𝘷𝘪
𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘯𝘥𝘦𝘷𝘪 𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘵𝘵𝘦, 𝘭𝘢 𝘣𝘰𝘤𝘤𝘢
𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘤𝘩𝘪𝘢𝘯𝘵𝘰.

𝙎𝙤𝙡𝙛𝙚𝙜𝙜𝙞 𝙧𝙪𝙗𝙧𝙞
—–
𝙄𝙄𝙄
𝘚𝘢𝘳𝘢𝘪 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘳𝘢𝘥𝘪𝘤𝘦
𝘪𝘰, 𝘭𝘢 𝘵𝘶𝘢 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘢.

𝙓𝙑
𝘚𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘧𝘶𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘳𝘱𝘪 𝘥𝘪 𝘴𝘵𝘦𝘭𝘭𝘦,
𝘯𝘦𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘮𝘢𝘳𝘦 𝘳𝘪𝘶𝘴𝘤𝘪𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦
𝘢 𝘴𝘱𝘦𝘨𝘯𝘦𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘧𝘶𝘰𝘤𝘰.

Questa coinvolgente silloge è disponibile su Amazon.

Né il fiore né il baratro di Giovanni Rossi, Ed. ChiPiùNeArt

Poesia, è a questo genere molto intimo e personale che Giovanni Rossi affida il suo esordio, con una silloge poetica intensa e per nulla banale.

La raccolta, accompagnata da alcuni scatti di Sergio Attanasio, si presenta subito particolare e di non sempre facile comprensione. Ci sono le foto, che non è detto abbiano una diretta attinenza col testo, ma possono esserne invece un riflesso o fare da contrasto; ci sono i titoli posizionati in fondo alla poesia, quasi a non voler dare margini o confini alla fantasia del lettore, come per lasciarlo libero di interpretare il testo in modo personale; ci sono punteggiatura e ritmo dei versi utilizzati secondo il sentire dell’autore… Ma di cosa parla Giovanni?

Di amore, ma nella sua accezione più ampia e non solo nella coppia; di vita e ricordi; di sofferenza, di morte, di esistenze difficili… Tanti sono i temi, tanto è il pathos, tante le immagini che suscitano le sue parole, che a volte sembrano esprimere serenità e dolcezza – Mattina/le finestre socchiuse/lasciano respirare il vento di novembre/dentro e fuori dalla stanza… – e altre volte la durezza della vita – …a ogni angolo un ragazzo vende/la morte, il viaggio/ha già tutte le rotte segnate.

Una silloge che colpisce per l’intensità trasmessa.

La silloge è disponibile su Amazon.

Multi-intervista a Armando Grosso

La multi-intervista è un’idea nata su Instagram e si differenzia dall’intervista classica perché le domande arrivano da più persone (altri autori, lettori, semplici curiosi, ecc.). Maggiori dettagli sull’idea nel post dedicato.

Da cosa nasce la scelta stilistica di esternare i tuoi pensieri attraverso la poesia?

Ho sempre visto la Poesia come qualcosa di incisivo. Con essa riesco ad esternare più intensamente ciò che voglio comunicare con i miei versi, cosa che non riuscirei mai a fare in prosa.

È un genere meno letto rispetto alla narrativa e spesso ha meno presa sul pubblico di lettori, non temi che ciò che vuoi dire rischi di rimanere poco visibile o è invece una scelta il fatto di sapere di non proporre qualcosa che sia “per tutti”?

Ci sono molti pregiudizi riguardo la Poesia nella nostra Società. Purtroppo a Scuola con il solito programmino accademico ci fanno pensare che essa sia un qualcosa di elitario e che non si possa prestare ad un pubblico vasto. Io cerco invece di far capire come la Poesia abbia il compito di arrivare a tanta gente. La mia poetica ad esempio è molto semplice e quindi accessibile. Non per caso ricerco un linguaggio sincero, concreto e privo di regole stilistiche che il sistema scolastico ha creato e a mio parere, allo stesso tempo ha disintegrato con argomentazioni che hanno allontanato le persone ad approfondire la Poesia come genere letterario.

Hai qualcuno a cui ti ispiri?

Sarebbe scontato dirti che non ci siano degli Autori e Autrici che non abbiano ispirato il mio pensiero. Di sicuro rispondo dicendo che dopo aver letto la roba degli altri cerco di trarre spunto da ciò che mi è rimasto impresso dai loro scritti, però io prendo spunto principalmente da ciò che mi circonda, che mi capita e che vivo all’interno della nostra ambigua Società.

Quando hai deciso di iniziare a scrivere?

Ho iniziato a rendere pubblico il mio lavoro poetico a 24 anni, 3 anni di attività piena. Scrivo da molto più tempo, però credo nel concetto dell’esperienza e quindi avevo bisogno di vivere ancora altro per poter uscire fuori allo scoperto. Io credo che quando ci si sente pronti a comunicare qualcosa, lì è il momento di farsi avanti. Ed ho capito che scrivere Poesie era l’unica cosa che contava in questa misera vita terrena.

Quando hai scritto la tua prima poesia?

Crescendo vivevo situazioni economiche instabili e facevo qualche cavolata in strada. Sai con genitori separati, senza soldi i modi di sfuggire da tutto sto casino li cominci a pensare. Poi un giorno in piena adolescenza presi una penna ed un foglio e iniziai a buttare fuori tutto. Mi sentivo libero, come se il dolore schizzò fuori lasciandomi in uno stato di leggerezza incredibile. Mi sentivo fortunato ad avere un mezzo artistico per sfogarmi ed essere ambizioso . La Poesia è una rivalsa.

Cosa porta un giovane a scrivere un libro di poesie?

Di sicuro la volontà di comunicare le proprie idee, ciò che si pensa del Mondo cercando di dare delle risposte ad alcune domande esistenziali. La scrittura però dev’essere rispettata, devi sentirla dentro di te, perché lei ti tradisce di sicuro se non la rispetti.

I libri hanno una storia, aiutano a sognare, ad imparare, a conoscere ma la poesia, cosa ti insegna?

Ti insegna a non accentuare il superflluo, la sincerità dell’anima, la Poesia ci arriva dritta al cuore.

Da cosa prendi ispirazione?

Da una bottiglia di vino e tabacco ancora non rollato mentre in sottofondo Charlie Parker fa il suo dovere.


Il libro di Armando, Asfalto, è disponibile su Amazon.

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