Tomie di Junji Ito, Ed. J-Pop

Oggi torno a parlarvi di Junji Ito e di un altro suo bel manga un tantinello horror!

Il volume – ben 740 pagine – raccoglie numerosi racconti la cui protagonista è proprio Tomie, una ragazza bellissima ma altrettanto volubile e superficiale. Questi aspetti negativi, però, sono surclassati da altre sue caratteristiche che la rendono anche molto pericolosa.

La prima è che tutti gli uomini si innamorano di lei, ma si tratta di un amore folle, malato, una vera e propria ossessione nei confronti della ragazza che li porta a compiere gesti inconsulti. Che si tratti di atti violenti per eseguire gli ordini di Tomie o di gesti dettati dal desiderio di averla tutta per sé, gli esiti non sono mai piacevoli!

La seconda è che Tomie… beh, non posso raccontarvi tutto! Vi dico solo che ha delle capacità moooolto particolari.

Le storie, pur presentando dei collegamenti, sono indipendenti l’una dall’altra; questo rende il fumetto facile da leggere nonostante la mole.

Inutile sottolineare anche stavolta la bravura di Junji Ito nell’illustrare l’albo. Ogni scena è nitida, precisa e curata nei minimi dettagli (con le conseguenze che immagini di questo tipo possono causare!).

Mi piacciono le sue storie? Vi dico solo che ho già iniziato un altro suo fumetto, Brivido!

Il manga è disponibile in fumetteria e su Amazon.

Ruggito di Junji Ito, Ed. J-Pop

Ebbene sì, oggi vi parlo addirittura di un manga e non uno qualunque, ma un manga horror di Junji Ito, uno degli autori più influenti in Giappone per questo genere di pubblicazioni.

Perché l’ho letto? Intanto, perché come sapete sono onnivora e leggo di tutto, in più amo i fumetti e anche l’horror, quindi non potevo perdermi 𝙍𝙪𝙜𝙜𝙞𝙩𝙤, 400 pagine che ho trovato davvero inquietanti.

Il volume racchiude 13 storie indipendenti (il numero 13 sarà un caso?), anche se in alcune ritroviamo gli stessi personaggi, come Soichi. In ciascuna di esse l’autore riesce a trovare spunti originali, che vanno a solleticare paure ataviche, sempre diverse.

Incontreremo presenze terrificanti, inciamperemo in maledizioni e case degli orrori mostruose, potremo vedere gli incatenati a terra e conoscere l’animaletto di Soichi, che al di là del vezzeggiativo, non ha proprio nulla di tenero!

All’originalità dei racconti si sommano le splendide illustrazioni di Junji Ito (splendide nel loro genere, è chiaro), curate nei minimi dettagli, che ho trovato davvero ansiogene e inquietanti.

Che altro aggiungere? Posso solo dire che, appena finito, ho comprato un’altra raccolta dello stesso autore, 𝙏𝙤𝙢𝙞𝙚, che si attesta sulle 740 pagine!
Direi che è sufficiente per farvi capire che merita; l’importante è non leggerlo prima di andare a letto!

Oltre che in fumetteria, potete trovarlo anche su Amazon.

Per amore di Monna Lisa di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso, Ed. Feltrinelli

Tutti conosciamo la Gioconda o Monna Lisa che dir si voglia, ma quanti di voi conoscono la storia del furto che la vide protagonista e che, in qualche modo, accrebbe la sua fama?

Marco Rizzo e Leilo Bonaccorso ce ne parlano in questa graphic novel, che ho divorato in poco tempo e mi ha intenerita e fatta sorridere.

Il volume è un perfetto mix di realtà e fantasia, perché descrive come Vincenzo Peruggia, che lavorava presso il museo del Louvre, abbia realmente rubato il quadro, tenendolo nascosto per oltre due anni; la storia è però arricchita da eventi e personaggi inseriti allo scopo di renderla più godibile e adatta a essere rappresentata in questa forma.

Come lo stesso Rizzo espone, il mistero principale rimane quello delle motivazioni alla base del gesto. Peruggia, infatti, affermò di aver rubato il quadro per restituire all’Italia un’opera portata via da Bonaparte; in verità, fu lo stesso Leonardo a portare in Francia la Gioconda.

Personaggi somiglianti, quando possibile, ai veri protagonisti; una tenera storia d’amore a giustificazione del gesto; la ricostruzione di come avvenne il furto, del processo, del plauso di molti italiani per l’azione di Peruggia, le chicche su Picasso e Apollinaire e le notizie sulle ulteriori vicissitudini del quadro, una volta tornato al Louvre, rendono questa graphic novel istruttiva, oltre che piacevole e divertente. Molto bella anche la carrellata di omaggi dedicati a Monna Lisa da altri artisti. Un’opera che ho davvero apprezzato e che consiglio a tutti.

Disponibile su Amazon.

L’amore non basta! Come sono sopravvissuta a un manipolatore di Sophie Lambda, Ed. Laterza

Bari, vetrine della libreria Laterza, tante copertine intriganti ma, chissà perché, questa mi colpisce particolarmente.
Entro, faccio impazzire l’addetta chiedendo “il romanzo d’amore in vetrina” che lei, giustamente, non ricorda (non avevo letto il sottotitolo e credevo fosse una commedia romantica!), così mi accompagna per vedere che cosa ho adocchiato! Risultato, mi ritrovo tra le mani questo libro, che commedia romantica proprio non è e che è sotto forma di fumetto (sfido io, che la poverina non mi capiva!).

Mai come in questo periodo ho apprezzato un libro del genere! Sophie Lambda, bravissima illustratrice francese, racconta in modo davvero inusuale e leggero, come sia riuscita ad allontanarsi da un manipolatore e a riprendere in mano la propria vita.

Il fumetto, con la partecipazione dell’orsetto Chocolat (dovrete scoprire da soli chi rappresenta!), mi ha davvero stupita e conquistata. Non credevo si potesse trattare così bene e con questa modalità, un tema così duro e difficile! Credo, anzi, che questa forma sia perfetta per rendere le emozioni descritte.

Sophie ci racconta la sua storia d’amore, dagli inizi felici ai primi dubbi, in un crescendo di dolore e abbattimento psicologico. La negazione di ciò che accade, la difficoltà nel chiedere aiuto, la voglia di sparire… Dalle illustrazioni, emergono con chiarezza i sentimenti provati dalla ragazza, che con l’aiuto di Chocolat descrive i tanti dubbi e timori, l’ansia, l’incertezza e la perdita della propria autostima. Azzeccatissima, secondo me, l’idea di inserire un piccolo “ego-barometro”, che permette facilmente al lettore di comprendere l’effetto delle azioni del manipolatore sulla vittima, Sophie in questo caso.

Come l’autrice racconta, per fortuna se ne può uscire, prendendo le distanze da chi non può che farci del male.

Un libro che consiglio a tutti di leggere, uomini e donne, perché i manipolatori non sono prerogativa di un sesso o dell’altro e possiamo incontrarli in qualsiasi momento!

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