Gioncavallo di Pier Maria Colombo, Ed. Seagull

Questo libro mi ha colpita fin dalla prima volta che l’ho visto, perché nome del protagonista, sottotitolo e copertina mi hanno fatta subito pensare al Medioevo e, leggendolo, le mie aspettative sono state soddisfatte.

Il romanzo può astrattamente considerarsi suddiviso in due parti, la prima ci presenta Gioncavallo nella sua quotidianità: il lavoro da fabbro, le tante conquiste femminili, le angherie e i soprusi del signorotto, la vita quotidiana. Nella seconda il protagonista, costretto alla fuga per motivi che dovrete scoprire da soli, cerca di sopravvivere al gelo dell’inverno; vagando nel bosco affronterà mille avventure, incontrando i personaggi citati nel sottotitolo: briganti, demoni e streghe!

Quali aspetti ho apprezzato? L’originalità, perché era da tanto che non leggevo una storia con ambientazione medioevale, che tenesse conto anche delle credenze e superstizioni dell’epoca. Lo stile, semplice ma coinvolgente; mi è sembrato di vivere nel villaggio e accompagnare in prima persona Gioncavallo nelle sue scorribande. La deviazione verso il gotico, con un’avventura che ci ricorda quanto le apparenze possano ingannare.

Tanti cambi di scena, quindi, ma legati da un filo conduttore che rende la storia coerente e senza fratture.
Un libro piacevolissimo, consigliato a chi ama i racconti medievali con un tocco di mistero.

Disponibile su Amazon.

Grass di Giuseppe Cristiano, Ed. Seagull

Ogni tanto torno a parlarvi di Giuseppe Cristiano e delle sue bellissime storie. Adoro il suo esprimersi per immagini e il fatto che riesca a essere così chiaro e incisivo senza bisogno di parole.

Ormai, ogni volta che ho tra le mani una sua graphic novel, gioco con me stessa: la sfoglio alla cieca, senza leggere la descrizione (che voi trovate nella seconda foto) per vedere cosa proverò guardando le illustrazioni e se riuscirò a percepire le stesse emozioni che l’autore voleva trasmettere.

Anche con Grass l’assenza di parole non ha rappresentato un problema. La storia presentata è di grande impatto e di grandissima attualità e le illustrazioni colpiscono, mettendoci di fronte a noi stesso e allo scempio che abbiamo messo in atto contro il nostro pianeta.
Se, citando la descrizione, la natura decidesse di vendicarsi, noi saremmo in grado di resistere? La risposta, secondo me, è sotto gli occhi di tutti e la vediamo quotidianamente.

Fenomeni sempre più intensi, caldo eccessivo o piogge torrenziali, terremoti, tsunami… Il pianeta ci sta inviando dei messaggi, esattamente come queste pagine. Una denuncia per immagini, un altro bellissimo lavoro di G. Cristiano.

Dello stesso autore:
– Gun
– Fade out
– L’appartamento

Disponibile su Amazon.

Zoo condominiale di Francesco Martino, Ed. Seagull

Ho conosciuto la Seagull da poco tempo e ho sempre apprezzato i titoli proposti, che si trattasse di un romanzo o di una graphic novel. Stavolta, ci presenta una Guida alla sopravvivenza nei palazzi che si distingue dagli altri generi già dalla copertina, irriverente e satirica.

Oggi vivere in condominio è la normalità e, che vogliamo ammetterlo o meno, tutti abbiamo (o abbiamo avuto) il vicino strano, quello rumoroso, quello superbo e così via. Martino, con questo suo libro, fa una carrellata di questi personaggi, mostrandoli al lettore senza veli, nelle loro bassezze e manie, evidenziandone i difetti in modo quasi esasperato.

Dalle riunioni condominiali alla manutenzione delle parti comuni, dalle discussioni per i motivi più sciocchi ai proprietari morosi, il vero protagonista del racconto è proprio il condominio che …per come la vedo io è […] il vero specchio distorto della società; fucina dove si mescolano in un gigantesco crogiolo tutti gli ipocriti e i falsi perbenisti del mondo…

Una descrizione irriverente e caustica, dura, che descrive uomini e situazioni senza giri di parole, creando quasi un sentimento di esasperazione nel lettore… Forse perché ci ricorda situazioni già vissute?

Gun di Giuseppe Cristiano, Ed. Seagull

Ho già avuto modo di parlarvi di questo autore in due diverse occasioni, per una graphic novel e per un romanzo. Dopo Gun, un’altra graphic novel, non posso che confermare quanto già detto: lo apprezzo tanto!

Scrivere un libro è sicuramente difficile, ma raccontare una storia esclusivamente attraverso le immagini e senza alcun testo, riuscendo comunque a trasmettere al lettore emozioni quali ansia, paura e senso di solitudine, secondo me è ancora più difficile. Giuseppe Cristiano, però, ci riesce senza alcun problema, coinvolgendo con i suoi disegni in bianco e nero che arrivano dritto al cuore.

Potrò sembrare esagerata io, ma ho percepito nettamente la tristezza del protagonista; questo sentirsi solo traspariva dai suoi occhi ma anche dalle immagini successive, che mostrano una folla di gente sempre di corsa, concentrata su se stessa e incurante degli altri. Il destino, però, ha in serbo qualcosa di inatteso e quello che sembrava semplicemente un uomo triste e rassegnato, cambia: acquisisce sicurezza, compie qualcosa di inimmaginabile fino a poco tempo prima, poi cerca di tornare indietro… Ma si può davvero tornare indietro? Dopo esserci sentiti forti e al sicuro, sapremmo rassegnarci di nuovo alla situazione precedente o le nostre paure sarebbero anche peggiori di prima?

Può la casualità stravolgere una vita intera, oppure c’è sempre una scelta (più o meno) consapevole dietro? Sono gli eventi a determinare ciò che ci accade oppure, prima o poi, avremmo compiuto comunque determinate azioni?

Una storia dura, sono meno di 50 pagine che però graffiano dentro. Se credete che una graphic novel non possa farvi questo effetto, è arrivato il momento di leggere qualcosa di questo autore per ricredervi! Sono pronta al confronto con voi!

Tutte le sue opere sono disponibili su Amazon.

Dello stesso autore:
Grass
Fade out
L’appartamento

L’appartamento (wait a minute) di Giuseppe Cristiano, Ed. Seagull

Mi sono avvicinata con curiosità a questo libro, perché avevo già conosciuto l’autore con Fade out, una graphic novel senza testo che mi era piaciuta tanto. Non potevo non verificare se lo avrei apprezzato anche in un romanzo classico e, ora che l’ho finito, posso confermare che mi piace, indipendente dalla forma scelta per esprimersi!

Wait a minute del James Taylor Quartet fa da colonna sonora a una storia, ambientata nella prima metà degli anni Novanta, che parla di crescita, di ricerca di un proprio posto nell’universo, di desideri da realizzare ma anche di paure tali che, a volte, offuscano la realtà.

Ricco di personaggi variegati – dalla persona più banale al mondo a quella più pittoresca – l’appartamento fa da fulcro a una serie di vicende che dalla normale quotidianità virano a scene surreali, riempiendo la vita del giovane protagonista, alla ricerca di sé.

La voglia di fare lo scrittore, il bisogno di pagare le bollette, la paura (e contemporaneamente, il bisogno) di avere una relazione fissa, l’idea di imparare a suonare il contrabbasso, l’attività di volantinaggio e quella in tipografia, i sogni che sembrano sempre più lontani….

C’è un momento, però, in cui qualcosa scatta nella mente: un interruttore che avverte che è ora di cambiare vita, adesso o mai più… E allora muta l’atteggiamento, manda all’aria tutto per cercare di ritrovare i sogni e realizzare i desideri. Un piccolo traguardo serve da incoraggiamento, ma sarà sufficiente a tacitare le mille paure e il senso di inferiorità rispetto ad amici e conoscenti? Il successo degli altri (apparente o reale che sia) servirà da stimolo o aumenterà la frustrazione?

Un romanzo breve ma ricco di vita, di tante vite e di aspettative, di paure, sconfitte e nuovi inizi, di speranza. Bello ma con un retrogusto un po’ amaro, come spesso accade nella vita!

Dello stesso autore:
– Fade out
– Gun
– Grass

Trovate libri e graphic novel su Amazon.

Fade out di Giuseppe Cristiano, Ed. Seagull

Di recente, alla passione per i libri si è aggiunta quella per le graphic novels, un universo tutto da scoprire per me.

Oggi mi sono regalata un momento per leggere Fade out, scritta – ma sarebbe più corretto dire disegnata – da Giuseppe Cristiano; disegnata perché è una storia completamente priva di parole, ma le cui immagini hanno una forza devastante.

Il protagonista è un bambino e il racconto si apre con un’esplosione e con la scoperta, da parte sua, della morte della madre. Il ragazzo decide allora di andare a cercare il padre (pur in assenza di parole, i disegni rendono perfettamente il senso di ciò che accade) e si ritrova in una realtà completamente diversa da quella che conosceva.

Il mondo è sconvolto e lui, solo e circondato da morte e distruzione, nella sua ricerca si allontana dalla città per rifugiarsi nella natura. Spera forse che, almeno quella, sia rimasta immutata?
Spostamenti, esplorazioni, piccole soste per nutrirsi e poi, finalmente, il sonno. Ciò che accade dopo, cos’è? Un sogno? Una nuova realtà? Un mondo diverso?

Che posso dire? Pur senza scrivere una sola parola, l’autore è riuscito a dar vita a una storia angosciante, intensa e piena di significati; una storia che ho divorato e che vi consiglio caldamente, perché merita davvero.

Dello stesso autore:
Gun
Grass
L’appartamento

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