Multi-intervista a Lorenzo Zucchi

La multi-intervista è un’idea nata su Instagram e si differenzia dall’intervista classica perché le domande arrivano da più persone (altri autori, lettori, semplici curiosi, ecc.). Maggiori dettagli sull’idea nel post dedicato.

Il legame uomo/natura è qualcosa che sostengo e condivido e dalle tue foto è evidente il fatto che tu non sia germofobico. Ma se i tuoi piedi potessero parlare, non pensi che ti chiederebbero almeno un paio di calzini? Magari per la città?

Hai ragione, sottovaluto i germi. Ma mi illudo che il contatto quotidiano dei miei piedi coi batteri mi dia qualcosa in termini di difese immunitarie. Comunque ogni volta che rientro a casa lavo i piedi con cura! Grazie

Hai viaggiato tanto anche in Italia? Se si, pensi di realizzare un libro che parli di questo? Noi italiani guardiamo più all’estero che a casa nostra, ma sarebbe bello avere un romanzo-guida che ci aiuti a riscoprire le bellezze del nostro Belpaese.

Conosco molto bene anche l’Italia, l’ho girata tutta. Nel mio prossimo libro in uscita a gennaio sarà il paese più rappresentato nei racconti. Un volume solo per l’Italia purtroppo non mi è possibile: le mie esperienze di viaggio sono tante e le devo per forza condensare o mi sarebbero usciti almeno 10 libri al posto di 3. Ma in futuro non si sa mai… grazie.

Un viaggio che ancora non hai fatto e che stai progettando? C’è un Paese visitato che è stato per te un’esperienza diversa da ciò che ti aspettavi, in positivo o in negativo?

Sto progettando il Kenya (e tanti altri a seguire). Paesi che mi hanno deluso non ce ne sono stati, quelli andati oltre le aspettative tanti: Perù, Nuova Zelanda, Sri Lanka, Singapore, Giappone… grazie.

Qual è la prima sensazione che ti comunicano i piedi all’inizio di un viaggio?

All’inizio c’è sempre quella tensione piacevole del dover raggiungere la destinazione. Poi piano piano subentra la frenesia del voler vedere tutto, alternata al relax delle calme ore serali. Le varie superfici sono una grande ricchezza, anche se i miei piedi preferiscono l’asfalto! Grazie.

Con quale atteggiamento si dovrebbe leggere il libro?

Bella domanda. È un libro che alcuni trovano difficile perché ricco di riferimenti culturali ai paesi visitati e di riferimenti personali da autobiografia. Ma se si legge in maniera leggera, solo per farsi trasportare dalle tantissime immagini presenti, senza per forza dover capire ogni singola frase, allora diventa un bello spunto per innamorarsi dei viaggi e del nostro pianeta. Grazie.

Qual è, secondo te, il peggior difetto di uno scrittore?

Non farmi sbilanciare contro i miei colleghi affermati! Per me il peggior difetto di uno scrittore è la ripetizione. Una volta trovata la formula di successo, la ripetono all’infinito solo per vendere. Ma la letteratura ha bisogno che chiunque di noi sperimenti, per crescere. Grazie!

Descriviti con tre aggettivi

Fuori dagli schemi (da tutti gli schemi)
Prolifico
Curioso di sapere
Grazie

Viaggiare quanto è importante per uno scrittore nell’ ideare le proprie storie?

Splendida domanda. Al momento sto pubblicando i miei racconti di viaggio ma ho già iniziato a scrivere romanzi. E mi sono ‘portato dietro’ l’amore per le ambientazioni. Per me un libro nasce dopo un viaggio, che sia a varie ore di volo o a mezz’ora da casa. Viaggiare per me è l’ispirazione primaria per scrivere, e non solo di viaggi. Grazie.

Sei un viaggiatore che scrive ma non scrivi guide di viaggio, giusto? Dicci di più!

Esatto, le mie non sono guide di viaggio: primo perché per quello ci sono i blogger e io non sono nessuno, secondo perché altrimenti i libri ‘invecchierebbero’ subito. Essendo invece racconti di viaggio di un periodo di vent’anni o più, rimane attuale la descrizione dei paesi in quel periodo storico, oltre che la descrizione delle principali attrattive che comunque non manca mai nel libro. Sono diari di viaggio originali, qualcuno li ha descritti come ‘mai letti prima’. Grazie

Perché scalzo?

In un viaggio in Messico il cui racconto compare nel libro Bandiere per Tutti, viene spiegato il perché: vedendo tanta gente camminare scalza per strada (per scelta, non parliamo di indigenti) ho voluto provare e mi è piaciuto davvero troppo. Ora lo faccio sempre, è una grandissima sensazione di libertà. So che non piacerò a tutti, ma almeno sono me stesso ed è qualcosa. Grazie.

Viaggio sentimentale in Puglia di Manuela Vitulli, Ed. De Agostini

Che voi conosciate o meno la Puglia, che voi abbiate o meno in programma di visitarla, quello di Manuela Vitulli è un libro che vi affascinerà. La passione che trasmette e il forte sentimento che lega l’autrice alla Puglia si percepiscono non solo dal titolo e dalla quarta di copertina, ma fin dalle prime righe di questo avvolgente romanzo.

Sì, ho proprio detto romanzo, perché Viaggio sentimentale in Puglia non è un diario di viaggio né una guida turistica; è una via di mezzo tra le due cose, un diario personale della Vitulli, che condividendo i propri ricordi e le esperienze legate ai vari luoghi, presenta ogni località con partecipazione, ma senza per questo celarne i difetti.

Ecco allora che possiamo assistere all’inaugurazione di un trabucco (antico strumento di pesca) a Vieste, ma anche leggere di Taranto e dell’acciaieria con la quale troppo spesso viene identificata, dimenticandone la storia e la bellezza; ci sono i balconi in fiore di Locorotondo, la leggenda delle terrazze di Polignano e i pasticciotti leccesi (buonissimi, se non li avete mai assaggiati, vi consiglio di rimediare!), i trulli di Alberobello e mille altre località spesso poco citate, ma soprattutto ci sono le persone.

L’autrice, nel suo spostarsi da una località all’altra, ci presenta uomini e donne che hanno fatto dell’accoglienza la loro prima virtù, aperti e disponibili verso gli altri, tanto da creare ambienti sereni e feeling anche tra sconosciuti. Ci sono Marinella e Domenico, che gestiscono un bio resort a Martano; c’è lo zio Salvatore, con i suoi pasticciotti; c’è Vincent Maria Brunetti con la sua storia ma ci sono anche i nonni, gli amici, i conoscenti…

Un libro pieno di calore, colore e profumi; un viaggio tra le esperienze di Manuela che, pur non dimenticando di segnalare cosa vedere e cosa assaggiare, permette di accompagnarla e vedere luoghi poco noti, conoscerne le leggende e scoprire angoli della Puglia spesso dimenticati. Un mosaico di esperienze, luoghi e persone.

Disponibile su Amazon.

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