Il migliore dei mondi possibili di Matteo Villa, Ed. La Gru

Il migliore dei mondi possibili di Matteo Villa

Oggi vi presento un libro breve che è stato una vera scoperta, anche se piuttosto inquietante. Non sto parlando di un horror o di strane presenze, ma di una storia le cui atmosfere mi hanno riportata a 𝟭𝟵𝟴𝟰 di Orwell e 𝗙𝗮𝗵𝗿𝗲𝗻𝗵𝗲𝗶𝘁 𝟰𝟱𝟭 di Bradbury, che poco non è.

Distopico come i suoi famosi precursori, la realtà che Matteo Villa costruisce è altrettanto ansiogena. Un solo uomo – grazie a un evoluto software che gestisce ogni aspetto della vita, a un sistema crudele di premi e punizioni che si basa sulla prevaricazione e a un 𝘳𝘪𝘮𝘰𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 della realtà a suo uso e consumo – riesce a dominare incontrastato su Operia, il nuovo Stato nato dopo 𝘐𝘭 𝘉𝘶𝘪𝘰.

Una sorta di dittatura anche psicologica, la totale censura di ciò che non fa comodo, la manipolazione dell’informazione e la vita dei 𝘴𝘶𝘥𝘥𝘪𝘵𝘪 controllata sotto ogni aspetto rendono cupa l’atmosfera che permea questo breve romanzo, attraverso il quale l’autore riesce a trasmettere la sua critica verso la nostra attuale società, sempre più vuota, egoista e poco attenta ai bisogni altrui.

Poco più di 100 pagine, che però lasciano il segno. Una lettura che vi consiglio davvero. Potete trovare il libro su Amazon.

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