Stringimi a te di Sarah Maestri, Ed. Garzanti

…nel comune sentire si è ancora soliti distinguere tra i genitori, per così dire, di pancia e quelli di cuore. In verità, si è genitori, punto, senza alcuna differenza.

Quando si diventa genitori? Quando si scopre di aspettare un bambino, quando nasce o quando lo si accompagna nella sua crescita, nel raggiungimento dell’indipendenza e nel trovare il proprio posto nel mondo?

Stringimi a te è la storia vera di un’adozione, quella di Alesia da parte di Sarah, una donna single con una vita piena e soddisfacente, che si scopre mamma all’improvviso. Una casualità le fa conoscere, l’amore le lega e le rende una famiglia.

Ho letto questo libro in un’unica lunga sessione, perché catturata dagli eventi e dalla voglia di saperne di più e mi sono ritrovata spesso con le lacrime agli occhi, toccata dalle parole di Sarah ma anche da quelle di Alesia, dalle loro emozioni che arrivano dritte al cuore.

Il primo incontro, la diffidenza iniziale, l’amore, le difficoltà burocratiche per l’adozione da parte di una donna single sommati ai tempi già lunghi dell’intera procedura, i continui spostamenti tra Italia e Bielorussia, l’assenza di comunicazioni ufficiali… Il libro racconta, con semplicità, la storia di una madre e una figlia che si sono scelte, l’alternarsi dei bei momenti vissuti insieme e di quelli bui vissuti lontane.

Vedere la vita dei tanti bambini negli istituti, bloccati spesso solo da lungaggini burocratiche, spezza il cuore. Oltre alla storia in sé, ho apprezzato la possibilità di saperne di più su certi meccanismi, ho capito quanto peso hanno le attese e le incertezze sui bambini e quanto possa essere difficile recuperare il tempo perso.

Oggi Sarah e Alesia sono legalmente una famiglia, ma è stato un traguardo duro da raggiungere, soprattutto per le difficoltà di adozione da parte di genitori single.

Stringimi a te è un libro intenso, che racconta un percorso che tante persone, in coppia o meno, portano avanti tra mille difficoltà e che avrebbero bisogno di maggior supporto e tutela, soprattutto per quei bimbi che attendono, da anni, qualcuno che li ami e garantisca loro un po’ di serenità.

Disponibile su Amazon.

La vampira di E.T.A. Hoffman, Ed. Garzanti

Qualche giorno fa, chiacchierando con un’amica di libri adatti al periodo di Halloween, è venuto fuori il titolo di questo piccolo libro di Hoffman, che racchiude due racconti: La vampira e Il consigliere Krespel.

Parto col dire che la sensibilità rispetto a questo genere di storie è cambiata molto nel tempo (e questi non sono certo recenti!), quindi tenuti conto degli anni trascorsi dal momento in cui sono stati scritti, non mi hanno impressionato più di tanto. Ho però apprezzato molto lo stile semplice e diretto dell’autore.

Appena terminata la lettura avrei detto, tra i due, di preferire La vampira; a distanza di un paio di giorni, invece, mi sono resa conto che mi sono piaciuti entrambi, per motivi diversi.

La vampira ha quel qualcosa in più, secondo la mia percezione, di mistero e che trasmette ansietà, ciò che mi aspetto di trovare in un racconto di questo tipo. La suocera particolare, le uscite notturne, i cambiamenti di carattere…

Il consigliere Krespel
, invece, presenta meno elementi di questo tipo o meglio, gioca sul detto tra le righe ma ha un intreccio molto più ricco e strutturato. Non ci sono mostri ma…. Si parla di un altro genere di paure e angosce.

Se siete amanti dell’horror vero e proprio e cercate storie che non vi facciano dormire, che trasmettano ansia e vi mandino a letto con la luce accesa, non è il lungo giusto. Se, al contrario, cercate qualcosa di più soft, allora è perfetto.

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La seconda vita di Missy Carmichael di Beth Morrey, Ed. Garzanti

Non so perché ultimamente mi capiti così spesso di leggere libri che hanno come protagonista persone (uomo o donna che siano) non più giovanissime; forse perché la vita media si è allungata e i 70/80 anni di oggi non sono più quelli di qualche decennio fa?

Basta guardarsi un po’ in giro per rendersi conto che ormai è così; per questo motivo, personalmente, trovo molto bello che anche gli autori ne abbiano preso atto.

La protagonista del romanzo è, appunto, una di queste persone: quasi 80enne e con la maggior parte della vita ormai trascorsa, tanti rimpianti ed altrettanti rimorsi alle spalle, Missy trascina le sue giornate in totale solitudine, lontana dal figli che vivono altrove e aggrappandosi a tutto, pur di fare passare un altro giorno… Ma, quasi per caso, qualcosa inizia a cambiare.

Piccoli passi, piccole novità, nuove amicizie, portano nella sua vita una ventata di vitalità, regalandole quella gioia e quella serenità che credeva ormai perdute per sempre.

Ho apprezzato molto la protagonista un po’ avanti con gli anni, insieme alla sottesa idea che, per essere sereni e vitali, non si debba per forza essere giovani.

All’inizio del romanzo Missy appare persino un po’ “fastidiosa”, una donna sempre triste e insoddisfatta; pagina dopo pagina, però – un ricordo dopo l’altro – si capiscono tante cose e, a libro finito, resta solo una bella sensazione: quella che, a qualsiasi età, ci si possa ancora perdonare, si possa essere di aiuto agli altri, si possono trovare degli amici e avere una vita felice.
Davvero molto bello.

Una madre non sbaglia di Samantha M. Bailey, Ed. Garzanti

Difficile credere che questo sia un romanzo d’esordio, perché lo stile della Bailey cattura fin dalle prime righe, con colpi di scena e continua tensione.

Cosa fareste se una donna sconosciuta, all’improvviso, vi mettesse tra le braccia una neonata, affidandovela e poi perdendo la vita?

Mentre l’esistenza di Morgan sembra precipitare in un (nuovo!) incubo, la storia si srotola – in un racconto a due voci – in un crescendo di indizi e nuovi sospetti.

Cosa è successo davvero a Nicole? Perché Morgan si ritrova coinvolta? Chi è Amanda?

Un thriller coinvolgente e scorrevole che, seppur con un finale un po’ prevedibile, cattura il lettore ed affronta anche temi delicati: la maternità e la depressione post parto, il timore di non essere all’altezza, il senso di solitudine, la paura di fidarsi ancora dopo essere stati delusi o traditi. Davvero molto bello.

Toshikazu Kawaguchi e il caffè 😏

Dopo aver per anni evitato gli autori giapponesi a causa di qualche precedente lettura deludente, negli ultimi giorni ho decisamente cambiato opinione ed ho letto questi due romanzi uno dietro l’altro!

Poter tornare indietro nel tempo, pur sapendo che questo non cambierà il futuro, può sembrare un’idea inutile, ma leggendo le storie dei tanti personaggi che vogliono accomodarsi su “quella” sedia, si capisce che così non è.

Forse non si riuscirà a cambiare il futuro, ma se stessi? Trovare la pace, guardare le cose da un altro punto di vista, capire l’altro…

Se una caffetteria come quella descritta esistesse davvero, se si riuscisse a far pace con il passato, non saremmo tutti più felici?

Delicato, toccante e per nulla banale, Toshikazu Kawaguchi regala a tutti una piacevolissima fuga dalla realtà e lascia al lettore una sensazione di speranza e ottimismo.

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