Reminders of him di Colleen Hoover, Ed. Sperling & Kupfer

Reminders of him di Colleen Hoover

Oggi voglio parlarvi di un libro che mi ha sorpresa, perché non credevo fosse il tipo di romanzo per me; ho dovuto ricredermi!

La storia che la Hoover ci presenta, infatti, cattura fin dalle prime battute. Reminders of him è il racconto di una rinascita, di una vita che regala una seconda possibilità. È una vicenda di perdono e di riscatto.

Per chi non avesse già letto info in libreria o sul web, ecco pochi dettagli per capire di che cosa si parla. Kenna, appena uscita di prigione, ha un solo desiderio: conoscere la sua bimba di quattro anni, nata durante il periodo di detenzione e cresciuta dai nonni paterni. I due, però, hanno (o ritengono di avere) molte ragioni per far si che ciò non accada. La ragazza sarà costretta a fidarsi di colui che più sembra odiarla e svelare proprio i ricordi che sta cercando di dimenticare.

Ho apprezzato la capacità dell’autrice di catturare il lettore e tenerlo avvinto alla storia, grazie al susseguirsi di eventi che trasmettono il desiderio di scoprire cosa è accaduto in passato e cosa accadrà in futuro.

Belle la caratterizzazione dei personaggi, percepiamo la disponibilità di alcuni e il rancore di altri, l’odio e la rabbia ma anche l’affetto e l’accoglienza. Altrettanto belle le descrizioni della vita di tutti i giorni che riprende i suoi ritmi, con le sue difficoltà e le piccole soddisfazioni; i momenti di speranza e quelli di sconforto; la rievocazione di giorni felici eppure pieni di malinconia.

Una storia che mi ha commossa (non succede spesso!) e che vi consiglio di leggere. Il libro è disponibile su Amazon.

Qui tutto è fermo di Matteo E. Paoloni, Ed. La torre dei venti

Qui tutto è fermo, incantato,
nel mio ricordo.
Anche il vento.

(V. Cardarelli, Ritorno al mio paese)

Ho conosciuto Paoloni con Reclusione; mi aveva colpita la sua capacità di trasmettere emozioni e l’estremo realismo della narrazione, pur trattandosi di un distopico.
Immaginavo già, quindi, che un romanzo come questo – che parla del passato, di crescita e di rimpianti, di perdersi e ritrovarsi, di famiglia e amici – mi avrebbe coinvolta ancora di più; quello che non mi aspettavo, invece, era lo straripare di emozioni che ho provato.

Qui tutto è fermo è, nella sua semplicità e immediatezza, un pugno nello stomaco. È la storia di Guido ma potrebbe essere quella di ciascuno di noi quando, in fuga dal passato, dagli errori, dalle paure, ci allontaniamo, come se bastasse la distanza fisica a mettere le cose a posto… Ma non basta e Guido ce lo dimostra, pagina dopo pagina.

Tornare da Madrid alla piccola provincia natia è, per il protagonista, un tuffo nel passato e non solo in senso fisico. Il rientro, dovuto ai problemi di salute materni, darà anche la stura ai ricordi fino a ora tenuti sotto controllo. Il passato tornerà in feroci flashback che permetteranno di ricomporre vicende passate ma mai risolte e di affrontare le paure nascoste, quasi cristallizzate nell’immobilismo della provincia, ma in attesa di essere affrontate.

Paoloni si conferma un autore di grande bravura, ricco di empatia e capace di dar vita a personaggi nei quali riconoscersi. Tutti sono perfettamente caratterizzati, non solo il protagonista che si reputa una figura immobile, ma anche gli altri. C’è la madre, malata ma ottimista, eppure stanca di doversi preoccupare sempre degli altri; c’è il patrigno, tenuto in secondo piano nonostante i tentativi di avvicinamento e quella VHS che regalerà a Guido; c’è Guadalupe, che pur essendo poco più di una figura sullo sfondo, è una figura potente, ottimista, ricca di luce e speranza.

Un romanzo stupendo che, me ne rendo conto, non sono in grado di descrivere come meriterebbe. Complimenti Matteo.

Dello stesso autore:
Reclusione

Disponibile su Amazon.

Scritto sull’acqua di Carla Casazza, Ed. CaRol Books

Ho avuto il piacere di leggere questa delicatissima raccolta di racconti qualche anno fa, nella sua prima edizione.
Da poco l’autrice l’ha ripubblicata, aggiungendo due nuove storie (otto in totale) e tre poesie inedite.

Si tratta di vicende molto diverse, per genere e ambientazione, ma tutte ugualmente emozionanti. Carla Casazza ha uno stile lineare e senza fronzoli, che le permette di tratteggiare gli elementi, essenziali ma esaustivi, necessari a rendere la storia completa e ricca di significato.

Tanti i temi trattati, dall’amore felice a quello tragico, da una storia a tinte quasi horror a una sospesa tra sogno e realtà, passando per le tre intense poesie, per una passeggiata nei boschi che riserva meravigliose sorprese e tanto altro ancora.

L’autrice, con poche parole, riesce a far percepire la paura ma anche la serenità, l’incertezza e gli stravolgimenti della psiche; storie brevi ma così nitidamente descritte che le immagini si srotolano come un film nella mente del lettore.

Un libro veramente carino, che si legge in un soffio e che lascia col desiderio di leggere presto altre sue storie. Poche volte ho trovato temi come quelli descritti in Amelia o in Sindrome di Lumière narrati tanto bene, in così poche pagine; un accenno, uno sfiorare l’argomento che è più efficace di mille parole!

Vi piacciono i racconti oppure preferite i romanzi? Mi suggerite qualche bella raccolta?

Disponibile su Amazon.

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