Scheletro femmina di Francesco Cicconetti, Ed. Mondadori

Scheletro femmina di Francesco Cicconetti

Quanti di voi leggono i ringraziamenti in un libro? Pochi, ne sono sicura, ma a me piace farlo, perché quando sono sinceri e non fatti per convenzione, ci trovo davvero l’autore. È questo il caso, perché proprio nei ringraziamenti Francesco esprime un concetto che condivido e che riassume uno degli aspetti principali del libro: Di come sono i miei cromosomi non mi importa; così come non mi importa della forma del mio scheletro. […]. In effetti, a pensarci, non s’è mai detto che la persona e la personalità nascano dai cromosomi e dallo scheletro. S’è sempre detto che nascono da dentro, che sono e basta; così è per tutti, anche per me. Questo intendo: io sono, a prescindere.

Parlo di uno degli aspetti principali, perché Scheletro femmina, al di là del titolo, della quarta di copertina, di ciò che racconta, non è solo la storia della transizione di un ragazzo – Francesco, appunto – nato in un corpo di donna, ma è una storia d’amore, quello totalizzante verso Sara; d’amore verso mamma Carla e nonna Gioli e del timore di deluderle; è una storia di crescita personale, di consapevolezza, di dolore ma anche di seconde opportunità e di speranza nel futuro.

Il libro, in parte biografia e in parte romanzo, cattura fin dalle prime pagine, con la figura della piccola Franci – bebe per la mamma – e del suo desiderio di un grembiule blu invece che rosa. Una bambina che vedremo crescere, della quale osserveremo i cambiamenti fisici ma soprattutto percepiremo i pensieri burrascosi, fino al percorso che la porterà a essere ciò che sa di essere, un ragazzo.

Quanto possa essere difficile accettare di essere diversi da come gli altri ci vedono, quanto possa pesare il timore di far soffrire chi amiamo lo capiamo pagina dopo pagina, guardando quella quotidianità che è vero che regala a bebe momenti di gioia, ma che sono sempre attraversati da una vena di malinconia e insoddisfazione.

In Scheletro femmina l’autore ci dimostra (se ancora ce ne fosse bisogno) che l’amore travalica i confini fisici, che può superare ostacoli piccoli e grandi, ma che senza il rispetto e la comprensione, senza la libertà, nemmeno quello più forte resiste.

Un libro intenso, che parla di transizione di genere ma sottolineando un concetto importante: che essa è solo un percorso nella vita della persona interessata, ma non il fine unico e solo; è l’amore il fondamento di tutto, in primis quello verso se stessi.

Un libro davvero bello, che merita di essere letto. Lo trovate su Amazon.

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