Teddy di Jason Rekulak, Ed. Giunti

Pur avendo finito di leggere questo libro oltre tre settimane fa, solo oggi mi decido a parlarvene. Ho avuto bisogno di rifletterci un po’ su. Come capita spesso per i romanzi troppo chiacchierati, le mie aspettative crescono e, puntualmente, rimango delusa. E’ successo anche con Teddy? Si e no, qui in verità è andata in modo un po’ diverso.

Teddy è un bambino piuttosto solitario, ama disegnare e ha un’amica immaginaria che gli tiene compagnia, Anya. Quando Mallory viene assunta per come babysitter, i due legano subito e i genitori del bimbo sperano che questo possa far allontanare Anya… Ma le cose non vanno proprio così. La sua presenza diventa sempre più ingombrante e – mentre i disegni del piccolo migliorano, diventando sempre più artistici ma anche molto più cupi e inquietanti – misteriosi eventi iniziano ad accadere.

Ho letto pareri contrastanti su questo romanzo che, in effetti, spiazza un po’. Vi dico, secondo me, perché!
🔺 Mi è piaciuto? Si
🔻 Merita il successo avuto? No
🔺 Cattura e coinvolge? Si
🔻 Ha rispettato le promesse? No

Come vedete, la situazione è incerta!
I due SI sono legati al fatto che la storia è scorrevole e lo stile dell’autore fa venir voglia di andare avanti nella lettura. L’aspetto più originale, quello che – sempre secondo me – lo ha reso così gettonato è la presenza dei disegni di Teddy. Le immagini aggiungono un tocco di suspense e trasmettono un po’ di inquietudine.

I due NO sono legati a quasi tutto il resto: non è un thriller, la trama non è molto originale e, soprattutto, l’intreccio presenta non poche lacune!

Detto questo, cosa possa aggiungere? Lo consiglio? Dipende. Direi di sì, se cercate una lettura leggera e scorrevole, senza grosse pretese.
Direi di no se invece vi aspettate un thriller serio, impegnativo, che abbia una storia coerente e ben strutturata.

Il libro è disponibile su Amazon.

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