La stanza dei serpenti di Alberto Verzè, Ed. Viola

Una cittadina sul lago, l’estate, un gruppo di amici poco più che ventenni che si ritrova insieme. Si potrebbe immaginare una storia idilliaca, fatta di amore, amicizia e risate, ma Long Seat Lake ha una triste tradizione: ogni cinque anni, una ragazza scompare nel nulla. Siamo nel 2015 e l’anno è uno di quelli predestinati a una nuova sparizione, che puntualmente si verifica.

Alan e il suo gruppo, già turbati dalla scomparsa della giovane Helena – oltre che da tragici eventi che hanno colpito alcuni di loro in passato – vengono catapultati in una vicenda più grande di loro, dopo essersi imbattuti nel cadavere di una donna.

Romanzo d’esordio dell’autore, La stanza dei serpenti ha un intreccio interessante che mescola scene thriller a momenti quasi horror e mistery, il tutto di pari passo con la normale quotidianità, i primi amori, le feste, i tuffi nel lago…
Questo procedere in parallelo di due aspetti così contrastanti, sembra enfatizzare una triste verità: i mostri possono nascondersi nelle persone più comuni, in ciascuno di noi…

Cosa sta davvero accadendo a Long Seat Lake? Come mai le forze dell’ordine non riescono a venire a capo delle sparizioni? Chi c’è dietro alla scomparsa delle ragazze?

Un esordio interessante, una storia che – nonostante qualche piccola ingenuità – cattura fin dalle prime pagine e che, con l’alternarsi di normalità e tensione, tiene avvinti fino alla fine. Una lettura che ho davvero gradito e che consiglio.

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