Conoscevo Selma Lagerlöf solo di fama, ma non avevo letto nulla di suo; ho iniziato con questo romanzo che mi incuriosiva ma che, lo confesso, inizialmente mi aveva lasciata un po’ perplessa. Man mano che la storia proseguiva, però, quella che sembrava poco più che una favola sull’amore paterno, ha acquistato sempre maggior spessore, per concludersi con un epilogo che mi ha strappato il cuore.
L’imperatore di Portugallia è un libro sull’amore che trascende i normali confini e che mostra un sentimento così forte che, incapace di sopportare le delusioni, trasforma la realtà per salvaguardare l’immagine della persona amata.
Jan, uomo buono ma poco avvezzo ai sentimentalismi, viene completamente trasformato dalla nascita della figlia Klara Gulla. La bambina, legatissima a lui, gli regala anni di felicità; una volta cresciuta, però, parte per aiutare la famiglia (almeno secondo la versione ufficiale).
Con questa prima separazione, le cose iniziano a cambiare e la visione della realtà da parte di Jan, diventa sempre più soggettiva. Il mondo creato dalla sua fantasia prende il sopravvento sulla vita di tutti i giorni e lui, come padre di una imperatrice, si ritrova imperatore.
Il suo animo puro e disponibile verso il prossimo, però, rimane immutato e quindi continua ad aiutare gli altri; quasi tutti perciò, nonostante qualche presa in giro, sostengono le sue fantasie per non farlo soffrire. Le cose precipiteranno, però, col ritorno a casa di Klara Gulla…
Amore, amore senza limiti e senza confini è quello che ci mostra l’autrice, un sentimento che può portare alla follia, contrapposto all’egoismo della figlia prima e al rimorso poi; un rimorso non solo per le decisioni prese, ma soprattutto legato alla consapevolezza, quando si renderà conto del vero perché delle azioni paterne, quando capirà che l’amore di lui era più forte anche del dolore.
Un romanzo struggente, doloroso, toccante. Non fatevi ingannare dalla prima parte, perché ci lascerete il cuore.
I consigli librosi di Maria 
Un romanzo che mi ha emozionata tanto e commossa nel profondo, soprattutto verso le ultimissime pagine. Sono approdata a questo libro dopo aver letto altre storie di Selma Lagerlöf e sapevo quanto riesca a colpire le corde più profonde dell’animo umano ma l’amore del padre che descrive mi ha veramente destabilizzata. E mi avevano anche avvisata che avrei pianto, pensa un po’ se non mi avessero preparata!
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Vero, è successo lo stesso a me. Tra l’altro, l’inizio è persino un po’ leggero, quindi il finale lascia proprio senza parole 😓
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