
Oggi vi presento il breve romanzo (quasi un racconto, visto che ha meno di 60 pagine) di Marzia Polidoro.
L’autrice ha al suo attivo una silloge poetica e l’amore per la poesia si percepisce anche nello stile narrativo di Filia, che è evocativo, a tratti un po’ criptico, mai banale.
La storia è quella di Gloria, la cui vita cambia di colpo a causa di un virus, conosciuto come sensibio… Il virus della sensibilità! Avete letto bene, sì; a Pragma, dove la ragazzina vive, essere sensibili è considerato un problema, si inizia a svanire fino a diventare invisibili e – per paura del contagio – si viene allontanati.
Con il suo libro la Polidoro sembra lanciare un grido di allarme e – attraverso un mondo magico, popolato da unicorni e alberi che si spostano – sottolinea problemi attuali, che riguardano tutti noi: il voler apparire a ogni costo, il dare attenzione più all’apparenza che alla sostanza, il bisogno di ottenere di più anche a scapito degli altri, il farsi manipolare per non perdere vantaggi acquisiti.
Un libro che è come una fiaba, adatta a grandi e piccini, che dà tanto su cui riflettere.
Il libro è disponibile su Amazon.